Un grido forte e chiaro: è ora di mobilitarci tutt*!
Articolo 1
Resistenza Arcobaleno! Diritti, Libertà, Democrazia
Resistenza Arcobaleno! Diritti, Libertà, Democrazia è il motto del Milano Pride 2025. Un richiamo forte e diretto alla mobilitazione della comunità LGBTQIA+ e di tuttə lə alleatə. Viviamo in un tempo in cui anche i più basilari diritti umani e civili vengono messi in discussione. Gli spazi di libertà arretrano e la democrazia è minacciata da vecchi e nuovi avversari. Questo accade negli Stati Uniti dove le persone transgender vengono marginalizzate, i migranti perseguitati, i progetti di Diversity Equity & Inclusion bloccati e definanziati e la libertà di ricerca anche nelle Università più prestigiose viene minacciata. Accade anche in Europa, in Ungheria, dove – con un atto gravissimo di limitazione delle più basilari libertà personali – il Governo proibisce il Pride e perseguita le organizzazioni LGBTQIA+. Anche in Italia, gli atti di questo Governo giorno dopo giorno restringono gli spazi di confronto, limitano la libertà di manifestazione del pensiero e di espressione del dissenso e nelle scuole vengono ridotti fondi e iniziative dedicate all’educazione all’affettività. Si stanno privando le nuove generazioni di strumenti fondamentali per riconoscere e contrastare la violenza che dilaga nella nostra società.
Questa continua erosione di diritti non è accettabile, vogliamo garantiti spazi di confronto dove si possa esprimere il dissenso, il dialogo e l’educazione; queste libertà sono la base stessa della democrazia
La voce collettiva di Milano Pride riafferma il proprio impegno politico e civile come atto necessario e urgente.
La Resistenza Arcobaleno è una presa di posizione consapevole e collettiva che nasce dalla memoria delle lotte che ci hanno preceduti e si rinnova ogni giorno battagliera per affermare e riconquistare l’autodeterminazione dei corpi, la dignità umana e la giustizia degna di uno stato democratico e civile. La Resistenza Arcobaleno è il fermo rifiuto alla violenza che dilaga nella società con linguaggi discriminatori, nella forma di aggressioni omolesbobitransfobiche nelle nostre strade, sfociando spesso in episodi di violenza fisica, di vera sopraffazione, atti che negano il valore stesso della vita.
La Resistenza è necessaria per rivendicare il diritto di essere ciò che siamo in piena libertà!
L’azione per difendere i diritti umani e civili della comunità LGBTQIA+ è parte di una unica lotta insieme a quella per la difesa dei diritti sociali: nessun diritto è pieno se non è condiviso. La discriminazione si annida nei meccanismi della povertà, dell’emarginazione, della violenza strutturale, della sopraffazione. E la risposta deve essere una resistenza collettiva guidata da un pensiero inclusivo volto ad un’azione intersezionale.
Il Pride è lo spazio in cui la comunità LGBTQIA+ sfila fianco a fianco con donne, persone razzializzate, persone con disabilità, migranti, lavoratrici e lavoratori precariə, corpi non conformi e a tutte quelle persone che la società discrimina, giudica ed esclude. Insieme, liberiamo le forze più vitali e vigili della società civile, quelle più capaci di difendere la democrazia quando viene attaccata.
Rifiutiamo con fermezza ogni tentativo di strumentalizzare la nostra lotta a sostegno di aggressioni militari o violenze di Stato. La nostra battaglia affonda le radici nella difesa universale dei diritti umani e si oppone alla loro violazione, ovunque essa avvenga. Condanniamo con forza l’approccio selettivo e ipocrita ai diritti umani adottato troppo spesso dai sistemi politici occidentali – incluse le istituzioni italiane – che difendono i diritti solo quando è politicamente conveniente.
La Resistenza Arcobaleno sostiene ogni sforzo autentico volto a porre fine all’invasione russa su larga scala dell’Ucraina e a garantire una pace giusta e duratura per il popolo ucraino. La Resistenza Arcobaleno esprieme profonda indignazione per l’inazione – e in molti casi la tacita complicità – del governo italiano di fronte al genocidio documentato perpetrato dal governo israeliano in Palestina. Denunciamo inoltre le violenze e le gravi violazioni dei diritti umani in corso in Sudan, Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, Haiti, Myanmar e in tutte le terre in cui la dignità viene calpestata nel silenzio e nella totale indifferenza di chi si dichiara difensore dei valori democratici.
Il nostro sdegno è memoria viva. La nostra voce è Resistenza.
Resistenza Arcobaleno è una chiamata collettiva: ad esserci, a schierarsi, a costruire un domani dove nessuna persona sia lasciata indietro, dove Diritti, Libertà e Democrazia siano alla base di una Società giusta.
Articolo 2
Violenza e omolesbobitransfobia
La crescente tensione sociale è ulteriormente esacerbata da un discorso politico sempre più estremo, che purtroppo alimenta la divisione piuttosto che favorire l’unità. In risposta a questo preoccupante continuo degrado politico e sociale, diventa cruciale affermare in modo inequivocabile il valore fondamentale della pace e sostenere le soluzioni diplomatiche e il dialogo continuo come mezzi primari per la risoluzione dei conflitti politici.
Rileviamo con rabbia che questo contesto ha portato, ancora più degli anni precedenti, ad un aumento esponenziale e preoccupante degli episodi di violenza e omolesbobitransfobia. Questo incremento contribuisce a una pericolosa assuefazione alla violenza, portando alla sua normalizzazione all’interno della società soprattutto tra le persone più giovani. L’effetto cumulativo è la percezione allarmante di una società che diventa sempre più conflittuale e disgregata, perdendo la sua coesione e la capacità di risolvere pacificamente le differenze.
Siamo vicini a tuttə coloro che hanno subito in prima persona ogni tipo di violenza che riteniamo inaudita e totalmente gratuita. Resistiamo tuttə assieme in nome dei diritti negati, per costruire una vera democrazia basata sulla giustizia sociale.
Articolo 3
Libertà educativa e scuola
Nel dibattito attuale sulla libertà educativa e il ruolo della scuola, emerge con forza l’importanza dell’educazione civile e della formazione integrale dei più giovani.
Riteniamo urgente introdurre percorsi di educazione all’affettività nelle scuole, strumenti fondamentali non solo per promuovere il benessere emotivo e relazionale de lə studentə, ma anche per prevenire fenomeni nocivi come il bullismo. La cronaca odierna ci dice che assistiamo a una crescente negazione dell’importanza di questi percorsi educativi all’affettività e alla sessualità all’interno delle istituzioni scolastiche. Questo è ancora più grave e deleterio perché si inserisce in un quadro più ampio di tagli alla scuola pubblica e all’università, che minano le fondamenta di un’istruzione accessibile e di qualità per tuttə.
La Carriera Alias rappresenta un passo significativo per garantire un ambiente scolastico inclusivo e rispettoso dell’identità di ogni studentə, contribuendo a un clima di accettazione e riconoscimento. In molti istituti scolastici viene utilizzata ma finché non sarà a disposizione e garantita a tuttə continueremo a lottare.
Il contesto odierno contribuisce a creare un clima pesante per le persone LGBTQIA+ che lavorano nelle scuole, e lì si trovano spesso a operare in un ambiente sempre più ostile. Di conseguenza, anche importanti progetti di “Diversity Equity & Inclusion” volti a promuovere l’equità e la valorizzazione delle differenze, rischiano di essere annnullati e addirittura vietati, privando le comunità scolastiche di strumenti essenziali per costruire un futuro più inclusivo e rispettoso.
Articolo 4
Persone trans* e non binarie
Rivendichiamo il pieno riconoscimento dell’identità di tutte le persone e l’effettiva uguaglianza di diritti in ogni ambito della vita sociale, politica e civile. La giustizia passa attraverso il rispetto e la valorizzazione delle soggettività trans* e non binarie, l’accesso concreto ai diritti e l’abbattimento di ogni barriera discriminatoria.
Chiediamo il riconoscimento legale dell’identità di genere attraverso una procedura amministrativa, gratuita, rapida e autodeterminata per il cambio di nome e genere anagrafico, senza la necessità di interventi chirurgici, perizie psicologiche o giudizi medici. È fondamentale il riconoscimento delle identità non binarie e l’introduzione di opzioni di genere non binarie nei documenti ufficiali.
Rivendichiamo l’accesso garantito, gratuito, non patologgizzante e diffuso ai percorsi di affermazione di genere, che includano supporto psicologico, ormonoterapia e chirurgia, nel pieno rispetto dell’autodeterminazione. È necessaria una formazione obbligatoria del personale sanitario sulle specificità delle persone trans*.
È urgente garantire tutela e supporto ai minori trans* e alle loro famiglie, riconoscendo i percorsi di affermazione di genere in età evolutiva e prevedendo una formazione strutturale per il personale scolastico, insieme all’adozione di protocolli inclusivi che rendano la scuola uno spazio sicuro e rispettoso per tuttə.
Rivendichiamo politiche attive per l’inclusione lavorativa delle persone trans*, azioni di contrasto alla marginalizzazione e al ricatto economico, e misure di tutela contro le discriminazioni nei bandi e nei contratti di locazione. È essenziale garantire rappresentanza nei luoghi decisionali politici e istituzionali, così come una visibilità dignitosa nei media, che superi l’invisibilità sistemica.
Infine, chiediamo che nelle carceri sia rispettata l’identità di genere delle persone detenute, assicurando ambienti sicuri e coerenti con la loro identità, nel pieno rispetto della loro dignità e integrità.
Articolo 5
Famiglie
Tuttə lə minori devono avere eguali diritti fin dalla nascita: solo così si costruisce una società giusta, sana e realmente inclusiva, dove ogni bambinə possa crescere liberamente, fiorire nella propria identità personale e familiare, ed essere rispettatə senza subire discriminazioni. Le famiglie sono nucleo primario di cura, le famiglie tutte meritano la medesima tutela qualunque sia la loro composizione. Garantire pari dignità a ogni forma familiare significa rafforzare la coesione sociale e assicurare protezione e stabilità per tuttə. Non si tratta solo di un atto di giustizia sociale: è un investimento concreto per un futuro migliore.
Le famiglie arcobaleno, da più di venti anni dimostrano nel concreto, in questo Paese, che le persone LGBTQIA+ non sono socialmente sterili, siamo esseri umani pienamente capaci di amare, educare e crescere nuovi membri attivi, consapevoli e innovatori della società. Lo facciamo sostenendo un carico emotivo, economico e legale altissimo perché dobbiamo legittimare l’esistenza delle nostre famiglie in un contesto istituzionale indifferente e ostile.
La Corte costituzionale – che aveva già più volte sollecitato il Parlamento a colmare il vuoto normativo sul riconoscimento dellə figliə delle coppie di mamme concepite tramite tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita – ha recentemente emesso una sentenza epocale, imponendo il riconoscimento della madre intenzionale. La rivoluzionaria della Corte costituzionale che con la sentenza ha ricordato che deve essere posto sopra ogni cosa il “primario interesse del minore”, asserendo inequivocabilmente che l’intenzione genitoriale prevale sulla biologia e sulla genetica e ribadendo che lə figliə delle coppie di mamme hanno per anni subito una brutale discriminazione.
È giunto il momento di una legge nazionale che permetta il riconoscimento də nostrə figliə alla nascita.
La Costituzione italiana stabilisce che nessun minore venga discriminatə. Serve una legge per il riconoscimento də figliə alla nascita che tuteli le coppie LGBTQIA+ (conviventi o unite) che oggi vogliono vivere visibili nelle loro relazioni e quando danno alla luce də figliə.
Chiediamo alla politica:
Articolo 6
Genitori Rainbow e la metamorfosi nell’Amore
La libera espressione di Sé, dei propri pensieri e dei propri sentimenti, diventa non solo un diritto ma un Valore, un principio riconosciuto anche dalla nostra Costituzione (Art. 21 e Art. 2), da consolidare e sviluppare, una risorsa ed un asset strategico che anima la vita sociale al fine di portare Bellezza nelle formazioni sociali del nostro Paese.
Questi valori si trasmettono da una generazione all’altra, da genitori a figliә.
I genitori Rainbow (genitori LGBTQIA+ che hanno vissuto o stanno vivendo relazioni eterosessuali da cui sono natә figlә) rappresentano testimonianza vivente di coraggio e autenticità. Accettare sé stessi in età matura significa affrontare sfide profonde, che toccano tutte le dimensioni dell’essere: materiale, economo, energetico, emotivo, mentale e spirituale, sia a livello familiare, sia sociale.
Nonostante le difficoltà, questi genitori dimostrano ogni giorno amore e presenza, prendendosi cura deә proprә figlә e incoraggiandolә ad essere pienamente sé stessә: liberi di esprimere il proprio potenziale, di coltivare un pensiero critico, autentico e di crescere nella verità del proprio sentire.
La genitorialità Rainbow è un invito a superare i pregiudizi, a riconoscere la bellezza del cambiamento e a ricordare che anche quando la famiglia evolve e si trasforma l’amore per i figlә resta come una radice, una luce ovvero una bussola.
Articolo 7
Conclusione
Il nostro dovere di comunità è quello di promuovere insieme un attivismo radicato nella speranza e nella fiducia che le istituzioni e la società ascoltandoci potranno accogliere e comprendere le nostre istanze riconoscendo le ragioni e i sentimenti che le animano.
Chiediamo diritti reali e concreti: uguaglianza, dignità e libertà d’espressione, anche nella manifestazione dei propri sentimenti e nella piena legittimità dell’amore.
La Resistenza Arcobaleno siamo noi con le nostre vite, con il nostro impegno, le nostre scelte, il nostro modo di essere. Siamo bellezza che rivendica diritti, siamo una voce che chiede ascolto, siamo cittadinanza viva che si esprime con fierezza nella Democrazia.
Il documento politico è scritto dalle associazioni del Coordinamento Arcobaleno di Milano e Città Metropolitana.
Agedo Milano
Best Bocconi Milano
Checcoro
CIG Arcigay Milano
Famiglie Arcobaleno
PoliEdro
Pride Sport Milano
Rete Genitori Rainbow
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