L’incontro tratterà il problema del mancato riconoscimento del legame di parentela tra genitori intenzionali e nati nelle famiglie con due madri, due padri o con una coppia eterosessuale che abbia fatto ricorso a gestazione per altri all’estero. È un problema di cui in Italia si discute ciclicamente e da anni, e di cui si è tornati a discutere quest’anno, con la circolare del ministero dell’Interno che invitava a non trascrivere i certificati di nascita dei nati da GPA all’estero, e il conseguente dibattito – e le conseguenti azioni politiche – riguardanti anche i nati da due mamme con fecondazione eterologa praticata all’estero.
Ad oggi, passata la cosiddetta “primavera dei sindaci” del 2018, quando ottenere il riconoscimento alla nascita è stato per un breve periodo più semplice, l’unico reale strumento a disposizione per il riconoscimento del legame di parentela col genitore intenzionale è la cosiddetta stepchild adoption, un processo spesso lungo e costoso, non pensato per questo tipo di situazioni, in cui si chiede al genitore che ha fatto nascere il proprio figlio di adottarlo, con un controsenso estremamente contestato non solo dalle famiglie interessate, ma anche da molti giuristi.
Intervengono:
Elena Buscemi – Presidente del Consiglio Comune di Milano
Avvocata Alessia Cicatelli – Membro di Giunta Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica aps
Avvocata Filomena Gallo – Segretaria Nazionale Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica aps
Eleonora Negretto e Nicoletta Mariani – Attiviste dell’Associazione AGEDO
Claudio Uberti – Presidente Associazione Certi Diritti
Moderatrice:
Alessandra Pellegrini De Luca – giornalista de Il Post
Se puoi raggiungi l’evento con i mezzi pubblici: pensiamo anche ai diritti del pianeta.
Puoi calcolare il percorso migliore andando sul sito di ATM o sull’app.