La carcerazione per le persone LGBTQI è una doppia detenzione e la si fa vivere come un doppio stigma. Manca la piena libertà di esprimere il proprio orientamento sessuale, in quanto discriminati o molestati. Per protezione si viene separati dal resto della popolazione carceraria senza accesso alle attività e all’inserimento lavorativo. Affrontiamo, quindi, il tema dell’orientamento sessuale all’interno del carcere, anche femminile, quello dell’affettività e quello della struttura per le persone transgender, senza accesso alle cure ormonali e collocate in sezioni promiscue insieme ai sex offenders.
Intervengono:
Se puoi raggiungi l’evento con i mezzi pubblici: pensiamo anche ai diritti del pianeta.
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