Evento in collaborazione con Domani.
Negli ultimi anni, l’Ungheria è diventata il simbolo dell’erosione sistematica dei diritti LGBTQIA+ in Europa. Dalle leggi “anti-propaganda” alla cancellazione del riconoscimento legale del genere, il governo Orbán ha costruito un modello di autoritarismo “legale” che svuota la democrazia dall’interno, sfruttando il consenso popolare e le stesse regole dello Stato di diritto. Un modello che trova eco in Polonia, Slovacchia e, in modo sempre più evidente, anche in Italia, dove si moltiplicano gli attacchi istituzionali contro la comunità queer. Dinamiche simili emergono anche oltreoceano, con la crescita del movimento anti-woke e l’adozione di leggi repressive in numerosi Stati americani.
A partire dal caso ungherese — a un solo giorno dalla Budapest Pride Parade — questo incontro intende analizzare le dinamiche politiche, culturali e diplomatiche che stanno mettendo a rischio la tutela dei diritti LGBTQIA+ anche nei cosiddetti Paesi democratici e occidentali.
Una conversazione tra attivismo, politica internazionale e media per ribadire che i diritti umani non conoscono confini nazionali e che la solidarietà transnazionale — anche attraverso reti come Pride 7, di cui Arcigay è parte attiva — è oggi più necessaria che mai. Cosa sta realmente accadendo in Ungheria? Come si è arrivati a questo punto? Qual è il ruolo possibile dell’Unione Europea? E quali strumenti restano per invertire questa tendenza? Un dialogo a più voci, con collegamenti internazionali da Londra e soprattutto da Budapest, dove attivistə e rappresentanti del mondo politico si stanno mobilitando per sostenere il Pride della resistenza arcobaleno.
Con la moderazione di Simone Alliva (giornalista del quotidiano Domani).
Ospiti:
Natascia Maesi – Presidente di Arcigay Nazionale
Roberto Muzzetta – vicepresidente di CIG Arcigay Milano e responsabile delle relazioni internazionali di Arcigay Nazionale
Eszter Mihály – Esperto per i diritti LGBTQ+ di Amnesty International Ungheria. Fornirà un’analisi aggiornata sul contesto politico e sociale ungherese, con un focus sulle strategie legali e comunicative adottate da Amnesty.
DA BUDAPEST: Yuri Guaiana – ILGA World. Attivistə LGBTQIA+, in collegamento da Budapest alla vigilia del Pride. Porteranno una testimonianza diretta su rischi, sfide e forme di resistenza della comunità queer in un contesto ostile.
DA LONDRA: Stelios Foteinopoulos – Kaleidoscope Trust